Il rapporto presentato oggi dall’IUCN Shark Specialist Group (SSG) e dal Centro per la Cooperazione Mediterranea dell’IUCN rivela che il Mediterraneo ha la percentuale più alta al mondo di squali e razze minacciate di estinzione a causa della pesca eccessiva e delle catture accidentali.
“Dal diavolo di mare al pesce angelo, le popolazioni mediterranee di queste specie vulnerabili sono in crisi” ha dichiarato Claudine Gibson dell’IUCN Shark Specialist Group e co-autrice del rapporto.” Il nostro studio ha rivelato che il Mar Mediterraneo è una delle regioni al mondo più pericolose per squali e razze”.
Lo studio presenta le conclusione di un convegno che ha esaminato, secondo i criteri della Lista Rossa dell’IUCN, 71 specie mediterranee di squali, razze e chimere. Per gli esperti il 42% (ovvero 30 specie) delle specie sono da considerarsi Minacciate, il 18% Criticamente in Pericolo, l’11% In Pericolo e il 13% Vulnerabili , un altro 18% (13 specie) Quasi Minacciate mentre per un 26 % i dati sono insufficienti. Solo il 14% (10 specie) può essere considerato in discreto stato.
La razza maltese, il pesce porco e tre specie di pesce angelo pescate principalmente come catture accidentali nello strascico di fondo sono classificate come Criticamente in Pericolo così come lo squalo mako e lo smeriglio, catturati sopratutto dai palangari e commercializzati per la carne e le pinne. Il grande diavolo di mare e lo squalo grigio sono classificati In Pericolo mentre la verdesca, spessa vittima del finning (la pratica che rimuove le preziose pinne dello squalo rigettandone in mare la carcassa) è considerata Vulnerabile all’estinzione nel Mediterraneo.
“Il livello di protezione nel Mediterraneo per squali e razze è praticamente inesistente” ha dichiarato Domitilla Senni, rappresentante della Shark Alliance. “Per le specie minacciate come la razza maltese o il diavolo di mare il rischio è di una rapida estinzione.. Ci auguriamo quindi che il governo Italiano intervenga tempestivamente e che attraverso i ministri De Castro e Pecoraro Scanio si attivi una azione sia a livello nazionale che europeo per la tutela di queste specie”.
Attualmente non esistono nel Mediterraneo limiti alla pesca per squali e razze. Benchè il finning sia vietato i controlli rimangono scarsi. Otto specie di squali e razze sono state inserite negli allegati di quattro convenzioni internazionali sulla conservazione della biodiversità mediterranea, ma solo tre specie godono di tutela. Lo squalo bianco e il cetorino sono protetti in Croazia e nelle acque comunitarie, il diavolo di mare a Malta e Croazia.
“Oggi i paesi mediterranei hanno una ragione in più per salvaguardare squali e razze della regione” ha aggiunto Sonja Fordham , vice presidente del SSG “ In particolare sarà ai rappresentanti della Pesca dell’Unione Europea decidere se accordare una piena protezione allo smeriglio nel corso del prossimo Consiglio Pesca di dicembre 2007 e promuovere in tempi brevi un efficace Piano di Azione europeo.